Un_natural BestiaryAndrea Alessio
Editore / Publisher Zack Books Acquista / Buy Micamera Bookstore Edizione limitata / Limited edition: 500 firmate - signed Fotografie / Photographs : Andrea Alessio Testi / Texts: Steve Bisson Progetto grafico / Graphic project: Andrea Alessio - www.varianti.it Dimensioni / Size: 15×21 cm Pagine / Pages:64 Fotografie / Images: 41 b/w, tritone. Carta / Paper: Fedrigoni Xper 140gr Stampa / Printing: by Vianello srl - TV / Italy Anno / Year of publication: 2013 ISBN: 978-88-908692-0-4 In questo lavoro Andrea Alessio raccoglie come in un antico bestiario, una serie di immagini di animali. La foresta da tempo non inquieta più l’uomo contemporaneo. I suoi versi notturni non echeggiano più sinistri nella fantasia dei piccoli. Ci resta poco di soprannaturale e il selvaggio non è più una suggestione. In questo mondo disincantato, in cui ci muoviamo ormai da troppo tempo, Andrea Alessio intraprende consapevolmente il suo viaggio. Un viaggio alla ricerca di ciò che resta di animale. È un viaggio che sembra nutrito dal bisogno di un confronto attraverso lo sguardo. Uno sguardo a volte vitreo, a volte sfuggente e quasi sempre morto. Come è morta la nostra natura animale, chiusa su sé stessa tra i propri artifici, quasi come un orso indotto tra le rocce finte. E allora ci capita di non distinguere un animale vivo, seppure ferito nel suo istinto, da un animale imbalsamato, rigido e goffo allo stesso tempo. Tra questi diorama, tra questi teatrini in scala ridotta, Andrea Alessio si muove, da oltre 20 anni, senza pregiudizi e con la determinata e rigorosa intenzione di ingaggiare la percezione e i suoi confini. Non è più importante se ci troviamo in un museo di New York o allo zoo di Parigi. La geografia non è altro che una riproduzione scenografica all’interno della quale l’animale è costretto ad estinguere il proprio tempo. E noi con lui, dal momento che il modo di guardare può diventare una prigione, quanto la gabbia per un leone. Ed è questo un messaggio, quasi subconscio, che si respira sfogliando le pagine di questo bestiario. Tuttavia una lettura trasversale delle immagini di Andrea Alessio può ancora sorprenderci con nuove dimensioni di significato, combinazioni di senso che trascendono lo spazio e il tempo dello sguardo. Gli animali possono apparire ancora comunicanti tra loro, capaci di osservare e osservarci. Per un attimo possiamo illuderci di non aver smarrito del tutto la fantasia. Steve Bisson - Urbanautica ‘un – natural bestiary’ by Andrea Alessio In this work Andrea Alessio collects, like an ancient bestiary, a series of images of animals. The forest does not frighten modern man anymore. Its night calls no longer echo as sinister in the imagination of children. There is little of the supernatural and the wild is no longer suggestive. In this disenchanted world, within which we have roamed far too long, Andrea Alessio knowingly undertook his journey. A journey in search of what remains of the beast. It is a journey that seems to be fed by the need for an understanding through the eyes. A look sometimes glassy, sometimes elusive and very often dead. Our animal nature is dead as well , closed on itself, situated among its artifices, almost like a bear caught between fake rocks. And so it may happen that we cannot distinguish a live animal, although with wounded instinct, from a stuffed animal, being both stern and awkward at the same time. Among these diorama, among these small stages, Andrea Alessio moves for over 20 years without bias and with the specific and rigorous intention to engage perception and its boundaries. So it does not matter if we are in a museum in New York or at the zoo in Paris. The geography is nothing more than a scenic replica in which the animal is forced to spend its time. And so do we, because the way we perceive can become a prison like a cage for a lion. And this is a message, almost subconscious, which breathes through the pages of this bestiary. However, a cross-reading of the images of Andrea Alessio can still surprise us with new dimensions of meaning, combinations of senses that transcend the space and time of the gaze. Animals may appear to still be communicating with each other and able to observe and watch us. For a moment we can deceive ourselves that we have not completely lost the imaginary. Steve Bisson - Urbanautica |